20 settembre 2022

Rincari energetici, Fida lancia la campagna antispreco

La corsa inarrestabile dei prezzi delle materie prime energetiche si sta abbattendo sui bilanci delle imprese del terziario e della distribuzione tradizionale e moderna con un aumento delle bollette che, di giorno in giorno, diventa sempre più insostenibile. Per contrastare questi effetti ed evitare il rischio chiusura delle imprese, Confcommercio, ANCC-Coop, ANCD-Conad e Federdistribuzione hanno condiviso una serie di proposte invitando Governo e Parlamento ad attuarle con urgenza. La Fida – Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione Confcommercio- al fine di contrastare più efficacemente i rincari delle bollette ha redatto un decalogo, individuando alcuni principi generali pratici anche per i propri clienti, unitamente alla promozione di una campagna di sensibilizzazione ai consumatori per contenere gli sprechi.

“La situazione è drammatica: le bollette sono anche quadruplicate e le imprese sono in grande sofferenza- sottolinea Livio Bresciani, presidente del Gruppo dettaglianti ortofrutticoli Ascom Confcommercio Bergamo e vicepresidente nazionale Fida- . In questo momento è importante ridurre se non azzerare gli sprechi e queste indicazioni e buone prassi di Fida possono essere di grande aiuto in un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo. Ci aspettiamo che il Governo possa far rientrare le nostre imprese tra quelle energivore: la catena del freddo è fondamentale e va mantenuta nel modo ottimale per la sicurezza di tutti. Le imprese sono allo stremo: le spese per energia sono insostenibili e stanno andando a intaccare oltre alla marginalità anche i risparmi di molti imprenditori”.

Luca Bonicelli presidente del Gruppo Gastronomi e Salumieri Ascom Confcommercio Bergamo aggiunge: “La nostra categoria è da sempre attenta a contenere gli sprechi, ma è importante come non mai ribadire queste buone prassi contenute nel decalogo in questo momento di grande difficoltà. Le imprese stanno assorbendo costi per l’energia aumentati in media almeno del 300% e stanno vedendo andare in fumo marginalità e mettendo mano in molti casi ai risparmi. Il Governo deve assolutamente affrontare la situazione. Le nostre imprese in particolare consumano energia costantemente perché le celle frigorifere non si spengono mai, per non parlare di abbattitori, fornelli e forni per le piccole imprese del settore alimentare che fanno anche trasformazione, dalla gastronomia al catering alla quarta e quinta gamma. Per questo ipotizzare di ridurre gli orari di lavoro non andrebbe a migliorare i costi sostenuti, visto che a celle e abbattitori termici non si può rinunciare”.

Il decalogo delle buone prassi

La campagna Fida per il risparmio energetico invita a osservare queste buone azioni:

  • spegnere le insegne luminose e le apparecchiature non necessarie in concomitanza con gli orari di chiusura dell’attività commerciale;
  • ridurre l’intensità luminosa del punto vendita e spegnere o ridurre in modo significativo l’illuminazione in ambienti poco frequentati;
  • regolare la temperatura ambientale dell’attività commerciale (riscaldamento/raffrescamento) nell’ottica di contenere i consumi,
  • interrompere la funzione di riciclo dell’aria nelle ore notturne;
  • tenere chiuse le porte d’ingresso per evitare dispersioni termiche in assenza di lame d’aria;
  • ridurre la temperatura dell’acqua utilizzata all’interno dei locali;
  • utilizzare in maniera efficiente l’energia elettrica e il gas naturale per la cottura dei cibi, monitorando i relativi consumi energetici;
  • utilizzare in modo efficiente le celle e i banchi frigoriferi, attraverso un corretto caricamento degli stessi, limitando le aperture allo stretto indispensabile e sensibilizzando anche la clientela a tal fine utilizzare in modo efficiente gli elettrodomestici in dotazione all’attività commerciale;
  • razionalizzare l’organizzazione del lavoro al di fuori degli orari di apertura al pubblico (pulizie, caricamento, banchi, et cetera) al fine di ridurre i consumi energetici.

La campagna rivolta ai consumatori invita i clienti a tre semplici azioni, richiamate in altrettante locandine antispreco:

  • scegli il prodotto prima di aprire le porte, evitiamo di disperdere l’aria fredda;
  • ricordati di chiudere la cella frigorifera, evitiamo di disperdere l’aria fredda;
  • ricordati di chiudere la porta dopo aver preso il tuo prodotto.
Condividi su:

SEDI E UFFICI

Confcommercio – Imprese per l’Italia Bergamo è vicina agli imprenditori e a chi desidera avviare un’attività. Siamo presenti in città nella sede di Via Borgo Palazzo e nel territorio ad Albino, Calusco d’Adda, Clusone, Lovere, Osio Sotto, Romano di Lombardia, Sarnico, Trescore Balneario, Treviglio e Zogno.

vieni a trovarci

PERCHÉ ASSOCIARSI

» Per essere assistiti e tutelati nei rapporti con le istituzioni, le amministrazioni pubbliche e le parti sociali.

» Per avere più facile accesso al credito e beneficiare di bandi e finanziamenti.

» Per poter contare su servizi, consulenza e formazione personalizzati.

» Per essere informati sulle novita’ normative e di mercato.

» Per usufruire di sconti su beni e servizi di interesse per il vostro business.

Confcommercio – Imprese per l’Italia
Bergamo

Via Borgo Palazzo, 137
24125 Bergamo
tel 035 4120111 | fax. 035 4120182
e-mail: info@confcommerciobergamo.it
c.f. 80026270167

Orari apertura uffici
Da lunedì a venerdì
9.15/12.15 – 13.15/17.00

© 2017 Confcommercio Imprese per l'Italia  Bergamo   | Privacy & Cookie policy | Agenzia di Comunicazione