29 luglio

Nel “Sostegni Bis” entrano gli incentivi anche per le auto usate

Il decreto Sostegni bis approvato nei giorni scorsi in Senato rinnova il sistema di incentivi per l’acquisto di veicoli meno inquinanti con una novità assoluta: l’estensione degli incentivi alle auto usate Euro 6 di ultima generazione (anche in locazione finanziaria). “Si tratta di un provvedimento storico e di una novità assoluta rispetto alle decisioni precedenti dei governi in questo campo – sottolinea Loreno Epis, presidente del Gruppo Autosalonisti Ascom Confcommercio Bergamo e membro di giunta e del consiglio di Federmotorizzazione -. È la prima volta che un Governo accoglie una proposta concreta, non dettata dal mondo dei costruttori ma da Federmotorizzazione e la conversione in legge è un traguardo che rappresenta un riconoscimento per tutta la categoria, a cominciare dal Gruppo Autosalonisti di Bergamo che è stato tra i più attivi a livello nazionale e che ha portato una serie di proposte che sono state veicolate al mondo politico e, soprattutto, sui tavoli dei ministeri competenti”.

Erogati con il duplice obiettivo di sostenere le imprese e i lavoratori che operano nella filiera automobilistica, fortemente colpiti dalla crisi conseguente alla pandemia, e aiutare la transizione ecologica del parco mezzi italiano, gli incentivi ammontano a 350 milioni di euro in totale, di cui 260 destinati alle auto nuove e 50 ai veicoli commerciali leggeri. A 40 milioni di euro, invece, ammontano i contributi riconosciuti alle persone fisiche che acquistano in Italia, entro il 31 dicembre 2021, un veicolo di categoria M1 usato e di prima immatricolazione per il quale non siano già state riconosciute analoghe tipologie di incentivi, con prezzo risultante dalle quotazioni medie di mercato non superiore a 25.000 euro e omologato in una classe emissiva non inferiore a Euro 6.

Per accedere all’incentivo bisognerà rottamare una vettura immatricolata prima del gennaio 2011 (o che comunque superi i dieci anni di vita nel periodo in cui si sfrutta l’agevolazione statale), che sia intestata all’acquirente dell’auto usata o a un suo familiare convivente risultante da stato di famiglia da almeno 12 mesi. Il contributo è riconosciuto in misura decrescente al crescere delle emissioni: da 750 a 2.000 euro.

Epis: “Un’occasione per stimolare il rinnovo del parco circolante”

“Si tratta di una misura non solo economica – prosegue Epis -. La finalità dell’incentivo è infatti quella di togliere dalle strade auto con più di 10 anni di età e quindi stimolare un cambiamento culturale negli automobilisti favorendo l’acquisto di auto usate a fasce di popolazione che non hanno possibilità economiche per acquistare vetture nuove. La mia speranza è che l’incentivo diventi strutturale e favorisca lo svecchiamento del parco circolante italiano, generando un volano economico per tutto il settore automotive”.
Si ricorda, infatti, che il contributo è riconosciuto entro il 31 dicembre fino a esaurimento delle relative risorse: “Per la procedura di accreditamento la portale del Mise aspettiamo dalla Federazione le linee guida – conclude Epis -. Per il resto le modalità sono sempre le stesse: il cedente riconosce al cessionario del veicolo l’importo del contributo e recupera tale importo quale credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate”

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